martedì 30 giugno 2009

DAL FAIR PLAY ALLA RISSA: CRONACA DI UNA SERATA DI PIOGGIA!

Serata anomala quella che contraddistingue la ventiduesima giornata del torneo, con le gare che si fanno sempre più decisive e i verdetti sempre più numerosi.
La prima gara che va in scena in una serata di pioggia non forte ma incessante, vede affrontarsi, per il gruppo C, la Solo Gol Belli a quota 3 e l’Idraulica Sana, 4 punti dopo una pessima gara d’esordio. L’incontro, pur decisivo, si svolge in un clima di grande tensione agonistica ma di estremo fair play tra le due compagini, tant’è vero che gli episodi di sportività tra gli avversari sono stati numerosi e molto belli da vedere, in antitesi con ciò che succederà nella seconda gara.
Partono forti gli arancio-blu che si portano avanti grazie ad una rete di Michele Chiappa su indecisione di Fabio Avossa, ma i Solo Gol Belli non si danno per vinti e, trascinati da un immenso Simon Coter ribaltano lo score prima della fine del primo tempo: il roccioso mediano serve un assist straordinario a Fabio Sala che ringrazia e infila l’1-1, poi, sempre da una sua iniziativa, la palla perviene a Danilo Bandieri che insacca il 2-1.
Nella ripresa l’Idraulica Sana tenta di rimontare lo svantaggio, ma trova l’opposizione della difesa avversaria, ben sostenuta anche dagli ottimi interventi di Fabio Avossa, pittoresco portiere dei bonatesi di sopra, che, addirittura, firmano il 3-1 con una rasoiata di Simon Coter, non solo assist-man, che si infila beffando il portiere, tradito da campo e pallone scivolosi, ma nel giro di 15 secondi Marco D’Elia scarica a rete un diagonale che rimette in gioco i suoi. Le emozioni continuano, con l’Idraulica Sana a cercare il pareggio e gli avversari a ripartire con rapidità, ma Fabio Avossa fa buona guardia e in contropiede a tempo quasi scaduto Silvio Bosio pescato ancora dal mattatore Simon Coter, mette dentro il 4-2 che chiude i conti, qualificando i Solo Gol Belli e rimandando l’Idraulica Sana ad un eventuale ripescaggio.
La seconda sfida mette di fronte i Q8 Lallio, a quota 2 dopo due pareggi e una sconfitta decretata a tavolino dal giudice sportivo, “graziando” la squadra da peggiori sanzioni, e i Calzature Futura, quota 3 e due partite ancora da giocare nel gruppo D: è una sfida giocata sempre sul filo di un nervosismo latente, a causa dell’importanza della posta in palio, fallosa e scorretta anche perché quasi tutti i protagonisti in campo non sono giocatori di calcetto e le entrate che fanno risultano spesso fallose per il gioco a cinque.
I pronostici dicono Q8 Lallio, ma i Calzature Futura partono bene e si portano avanti con Giuseppe Paganelli che infila in diagonale. La reazione di Ferruccio Cappello e soci è veemente e porta a ribaltare il risultato grazie ai fratelli Iuliano: prima Stefano infila da buona posizione, poi Emanuele scarica a rete un diagonale rasoterra potente e preciso e il 2-1 sembra avviare ad un’altra partita, ma l’esperienza dei neri di Terno d’Isola porta al pari grazie ad una punizione incredibile di Daniel Lazzarini. È Ferruccio Cappello a riportare avanti i suoi con un missile terrificante che chiude il primo tempo sul 3-2.
Nella ripresa i Q8 Lallio sembrano accontentarsi e la manovra del Calzature Futura si fa sempre più insistente e avvolgente, tanto da portare al pareggio con un diagonale chirurgico del “panzer” Daniel Lazzarini, ma una sassata dalla tre-quarti dell’ottimo Ferruccio Cappello (ottimo sotto ogni profilo!) riporta i suoi avanti sul 4-3 che sembra essere decisivo, anche perché il nervosismo che ormai si taglia a fette in ogni angolo del campo, sembra favorire i rosso-blu che sono in vantaggio. Nel finale, l’incredibile: Giuseppe Paganelli sfrutta un’indecisione della difesa e infila il 4-4 punendo i Q8 Lallio e il loro giocare a fiammate confidando troppo nelle proprie capacità. Ma il risultato del campo passa in secondo piano al fischio finale: l’arbitro, esausto degli insulti subiti dai sedicenti tifosi, si scaglia contro persone della tribuna: ne nasce un parapiglia, che coinvolge, per la verità, solo alcuni elementi del Q8 Lallio, sedato a fatica dagli organizzatori, stasera fortunatamente al gran completo.
Non si vuole qui difendere a spada tratta l’arbitro che certamente non è stato un esempio di correttezza, ma certamente sentirsi insultare a lungo da qualcuno che con la partita c’entra poco non deve essere piacevole. Forse vale la pena che tutti ricordino che dietro alla camicia dell’arbitro c’è una persona, che può sbagliare o fare bene, ma non deve diventare il pretesto per tutti gli errori che avvengono in campo, né deve essere messo in condizione di sbagliare per forza: se un arbitro, tra urla, simulazioni, falli, provocazioni, insulti, reazioni, non è aiutato da chi c’è in campo (e anche fuori…), è facile che perda lucidità e sbagli ancora di più.
Non è un caso che nella prima partita, se l’arbitro sbagliava, chi ne aveva tratto beneficio restituiva la palla agli avversari, ovviando ad un errore con il buon senso e la sportività, anche quando a pochi secondi dal termine, una punizione pericolosa contestata in favore chi era in svantaggio (e rischia l’eliminazione dal torneo…), è stata calciata a lato volontariamente.
La domanda è: sono stati sportivi loro? NO! Si sono semplicemente comportati da veri sportivi, e se è il caso di lodarli per questi gesti, tanto più sono da condannare coloro che trasformano una partita di calcio di un torneo che ci sentiamo di poter definire “inutile”, in una guerra di insulti, scleri vergognosi e discussioni da bambini dell’asilo più che da padri di famiglia. E la cosa che ancora di più sorprende, o forse no, è che è stata coinvolta di nuovo una squadra recidiva, “graziata” una volta dal giudice sportivo, che, evidentemente, non ha ancora capito quale dovrebbe essere lo spirito giusto per affrontare lo sport, e quindi la vita.
Non siamo depositari della verità né dell’educazione, ma siamo sicuri che così proprio non va: chi ama questo torneo e le serate d’estate all’Oratorio non può non prendere posizione contro questa cosa, altrimenti lo staff organizzativo potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di non ripetere il torneo la prossima estate: 4 mesi di faticoso lavoro (tanto ci vuole per organizzare il torneo) per trovarsi davanti a certe scene fa veramente cadere le braccia, e fa porre una domanda molto seria sulla quale ragionare: ma ne varrà veramente la pena?

11 commenti:

TeoSellersNumerodudes ha detto...

...ma il giulio incazzato ccome stasera non l'avevo mai visto!!!

Papo ha detto...

Avevo scritto un tema ma l'ho cancellato, tanto non serve a nulla o comunque posso fare un riassunto dicendo: ci vuole un cazzo di duce che decide quali sono le regole, come devono essere rispettate e che le faccia rispettare! e si poverini sono nuovi, ma no ha chiesto scusa... un bel cazzo! L'anno prossimo tu non giochi! Omar scusami... ma da fuori cè l'impressione che si possa fare quello che si vuole che tanto... te l'ho detto manca solo il bersaglio dipinto!

presidente ha detto...

Vedi Omi torniamo sempre al solito discorso...
arbitri incapaci condizionano le situazioni...
ieri se nn è successo nulla in campo solo perchè nella partita precedente avevano già dato e avevano paura quindi c hanno pensato i "tifosi" ad alimentare il fuoco tra cui sicuramente vi erano i genitori...
visto i loro comportamenti dai figli nn puoi pretendere granchè...
l organizzazione deve farsi sentire deve dare regole precise che pure i signori arbitri che voi pagate mica vengono gratis.. sarebbero tenuti ad osservare nn mettersi a fare i "Collina" della situzione lo sanno tutti che se arbitri nel csi lo fai senza passione quasi forzato tranne rari casi..io sono anni che gioco nel csi e ne ho visto di ogni tipo..
se ti metti a fischiare come si deve gli animi si calmano immediatamente o ti adegui o la partita la guardi dagli spogliatoi...
La mia è solo una riflessione capisco che nn è semplice mandare avanti un torneo senza qualche polemica ma voi potete ma soprattutto dovete farvi sentire un torneo come il vostro è forse il più bello per conice e organizzazione della zona nn fatevelo rovinare da gente ingnorante dentro e fuori dal campo...

rizio ha detto...

sono sempre gli stessi a far casino...non possiamo sempre dare la colpa all'arbitro ...sta alla maturità della gente sorvolare su certe cose...per l'anno prossimo proporrei di non accettare squadre che hanno creato solo casini o di multare i diretti interessati....a questa gente bisogna toccare il portafoglio per farla ragionare...in oltre spiegare bene che si gioca a calcetto e non a calcio;che ogni minimo contatto è fallo con la minaccia di introdurre la regola dei 6 falli-tiro libero

Stfn ha detto...

l'arbitro si è comportato male, molto male. se non avesse avuto quell'atteggiamento le squadre sarebbero andate tranquille negli spogliatoi. il regolamento del torneo arriva fino a un certo punto, poi rimane la PERSONA e la sua TESTA!!! Le colpe non devono ricadere solo sui Q8 Lallio ma anche all'altra squadra e come ho gia detto anche all'arbitro! il comportamento del pubblico non lo accetto in queste condizioni (come tantomeno non ho accettato i commenti quasi razzisti dell'altra volta) ma oltre a dire "basta" noi dell'organizzazione non possiamo fare altro. NON POSSIAMO CORRERE DIETRO A TUTTI!

Stfn ha detto...

Ma adesso pensiamo solo a fare delle belle partite, di quel bel calcio che il nostro torneo sa esprimere...almeno fino alla fine...per l'anno prossimo ci pensiamo, eccome ci pensiamo!!!

Papo ha detto...

Prima cosa: minkia il Rizio si è svegliato dal letargo!
Secondo: scrivete al CSI riguardo il comportamento del fenomeno in divisa!
Terzo: come i giocatori anche i tifosi fanno parte di una squadra, quindi anche per colpa loro le squadre dovrebbero essere ammonite o in certi casi non ammesse! Se i tifosi della mia squadra cominciano a fare gli idioti sono io il primo a riprenderli (ciò io l'esclusiva di fare casino), scherzi a parte, anche perché alla fine la figura di merda la facciamo noi!

Comunque andate tranquilli che già da stasera alle 21 c'è il calcio spettacolo, hahaha! Se però arriva un arbitro demente sono cazzi!

Anonimo ha detto...

la partita è stata combattuta non direi nervosa come invece sembrerebbe dal vostro commento..si mettono dei soldi in questo torneo e ne consegue che alcune partite siano ''battaglie'' nel senso agonistico..il calcio è però questo grinta agonismo tenacia...non montiamo sempre casi da enfatizzare ieri l'unica persona ad aver sbagliato è stato l'arbitro che sarà stato sì indispettito dai tifosi ma non da giustificare la reazione a fine partita..e terminerei facendo invece un plauso alla squadra nera calzature futura che non ha aizzato la rissa anzi alcuni elementi si sono distinti perchè capaci di portare tranquillità a fine partita attraverso parole e non pugni...

Papo ha detto...

Non si deve nemmeno giustificare l'igniranza della gente fuori e dentro il campo solo perché abbiamo pagato per giocare! Tutti hanno tirato fuori i soldi per il torneo ed è il minimo in confronto al tempo, all'energia e alla passione che ci mettono alcune persone come Omar, Giulio, Stefano e Andrea (il Seba è un pò latitante quest'anno, hahaha) se si devono anche sorbire certi comportamenti e sentirsi dare del pirla...
Io sono pienamente d'accordo sul fatto dei soldi, l'ho esternato un sacco di volte durante il campionato, quando per colpa di arbitri dementi si perdono partite, punti e soprattutto calma e ragione, ma si parla di 1500/2000 euro, calci, pugni, sberle, bestemmie e frasi semi razziste all'interno di un oratorio non possono essere tollerate x 180€! Et capit?!

Anonimo ha detto...

no forse te mai capit te cosa intendevo per versare soldi...questo ovvio che non può giustificare frasi razziste o bestemmie (per altro da non tollerare ovunque oratorio o meno che sia), ma coincide con taluni interventi a volte maschi e situazioni di agonismo calcistico..del resto a nessuno piace perdere no?..ciò detto è per ribadire che nervosismo non è sinonimo di agonismo e che ahimè partite combattute nel calcio fanno solo bene a questo sport..

Papo ha detto...

si avevo capito, il mio "et capit" è una storia che conosciamo in pochi, non era rivolto a te, era per chiudere la frase...

cmq per uscirne ci vuole il pugno di ferro, cosa che un arbitro dovrebbe sempre avere per gestire al meglio le partite.